lunedì 12 settembre 2011

Da Santa Cristina a Madrid, per un'esperienza INOLVIDABLE!!!!

Anche un gruppo di una ventina di giovani della parrocchia di Santa Cristina ha potuto godere dell’indimenticabile esperienza della Giornata Mondiale della gioventù a Madrid.
Un’esperienza fortemente desiderata, tanto che i ragazzi si sono impegnati con tutte le energie per raccogliere i fondi necessari al viaggio; un’esperienza costruita in gruppo, con la scelta di partire per l’avventura con due furgoni e un’auto; un’esperienza a cui si è voluto subito dar seguito, con un campo animatori di 5 giorni sui Pirenei, affrontato al rientro da Madrid, per riflettere su come essere validi animatori nel proprio oratorio.

La GMG (o “JotaEmeJota”, come ci piaceva gridare in giro per Madrid)
ha lasciato il segno nei cuori di tutti. L’accoglienza dei volontari di El Molar, il momento insieme agli altri giovani della diocesi durante la catechesi dei vescovi a S. Augustin, l’emozionante Via Crucis, e poi la veglia a Quatro Vientos. Quest’ultimo momento è stato vissuto con particolare intensità, anche date le difficoltà affrontate, dovute a qualche problema organizzativo che ha fatto si che i ragazzi di Santa Cristina (insieme a centinaia di migliaia di altri) siano rimasti fuori dalla zona che a loro era stata riservata.
Ma questo non ha reso meno significativa l’esperienza, come ben si comprende leggendo alcuni dei commenti dei ragazzi:

“Nonostante avessimo l’accredito per entrare, siamo rimasti oltre la rete metallica che delimitava la zona più vicina all’altare dove si svolgevano le celebrazioni. All’inizio c’è stato sconcerto. Poi con la pioggia il nostro gruppo si è unito ancora di più; ci siamo aiutati l’un l’altro. E’ stato un momento forte”.

“Noi stavamo protestando per le condizioni anguste e disagevoli in cui ci avevano “rinchiuso”, mentre intorno migliaia di nostri coetanei anch’essi rimasti fuori dalla rete… pregavano, danzavano, cantavano. Una bella dimostrazione di fede, che ci ha fatto riflettere”.

“Proprio in mezzo ai disagi della notte a Quatro Vientos ho verificato la bellezza della solidarietà. Nessuno conosceva nessuno, eppure ragazzi di altre nazionalità ci hanno aiutato a recuperare i pasti per la sera e la notte, a portarli per un chilometro fino alla nostra zona. Si percepiva che tutti eravamo lì con lo stesso spirito e che ci accomunava qualcosa di più grande”.

Insomma: un’esperienza che nessuno potrà dimenticare e che chiede di essere punto di partenza per questo gruppo di splendidi ragazzi.

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